come ti Re – (Invento) la vita e l’abito

Eccomi nuovamente insieme a voi per parlare questa volta di come re – inventarsi un nuovo stile di vita o un abito, almeno ci si prova!
Sono state settimane di ricerca e di studi mirati ai diversi argomenti che ultimamente ci toccano da molto vicino e che spesso evitiamo o facciamo finta di dimenticare, prima tra tutti la crisi! Ahi! Argomento scottante e alquanto doloroso si sa ma che potremmo gestire a modo nostro per far si che il nostro stile di vita volga verso una nuova ed illuminante luce.
Tra una sfilata, un convegno, una ricerca, mi trovo ad ascoltare chi lamenta malumori su caro prezzi, Monti, politica… bla bla bla! Lamentarsi serve a poco e l’importante è agire senza farsi prendere da paure che soffocano la nostra vita familiare e lavorativa.

NO PANIC! E aggiungerei anche: CARPEDIEM!

La crisi mondiale ha portato l’essere umano a svolte spesso del tutto inaspettate, questo capita quando purtroppo ci si adagia sul lavoro di sempre, la vita di sempre, gli amici di sempre, senza rendersi conto che tutto quello che ci si butta alle spalle e si fa finta di non vedere è proprio quello che ci salverà. Nel mondo si creano tonnellate di spazzatura generata da pannolini usa e getta, oggetti di uso comune che si pensa non possano più avere una seconda vita, rifiuti ammucchiati senza la logica del separare: umido, carta, plastica. In pochi sanno che ognuno di questi rifiuti rinasce a nuova vita e ad uso anche eco – sostenibile, migliorati rispetto al precedente utilizzo; come in pochi conoscono quello che mangiano e nutrono i propri figli, o con quali materiali sono realizzati i giocattoli che quest’ultimi portano alla bocca!

Ho scoperto così che negli Stati Uniti d’America (dove c’è meno attenzione per lo sviluppo dell’eco – sostenibilità, del riciclo e dell’alimentazione rispetto all’Europa) esistono aziende come “Tasty Baby” dove si preparano cibi altamente biologici pensati soprattutto per i più piccoli. L’idea è nata proprio da due mamme che volendo far crescere i loro figli nel modo più naturale hanno anche pensato di farlo per tanti altri bambini. Esiste anche una splendida fattoria urbana no profit, (vi assicuro che non c’è sensazione più bella che cibarsi del proprio raccolto e donarlo anche ai meno fortunati) la “Growin Power”, in questo luogo si coltivano 150 varietà di verdura, frutta, erbe, che vengono vendute anche nelle case o regalate a chi non può permettersi di cibarsi; l’azienda offre aiuti per le associazioni, prestiti, e un tetto per i più sfortunati, ed è bello vedere che a coltivare, raccogliere, distribuire ci siano anche ragazzi giovanissimi contenti del lavoro che svolgono e di quello che apprendono. Oppure la mamma che ha inventato i pannolini “Fuzzi Bunz”, realizzati in tessuto naturale, che, a differenza dei classici pannolini di stoffa hanno la particolarità di essere lavati facilmente, asciugare in fretta, non creare infiammazioni, non essere costosi e soprattutto far risparmiare consumi di luce, acqua e detersivi, senza creare tonnellate di rifiuti puzzolenti!

Negli USA esiste un negozio in cui genitori e figli possono giocare, divertirsi, conoscere. “The little Seed” è un piccolo gioiello collocato a Los Angeles gestito e nato dall’idea di due mamme, qui i bambini giocano con colori che possono anche ingerire, abbigliarsi con tessuti totalmente naturali, mentre i genitori si divertono con loro e richiedere info presso lo sportello dedicato a quest’ultimi. Esiste anche la splendida comunità di “Serenbe” ad Atlanta in cui la popolazione vive di quello che offre la propria terra, pianta alberi, vive in totale serenità; la comunità ha adottato l’eco-sostenibilità, i negozi sono posti non troppo distanti gli uni dagli altri, in quanto utilizzando la stessa rete fognaria e l’energia elettrica fa risparmiare di oltre il 60%.

Anche il vetro come la plastica può avere una nuova vita. Come nei gioielli “Smart Glass”, ricavati dai fondi di vecchie bottiglie colorate, che, attraverso una particolare lavorazione diventano splendidi accessori moda da indossare o sculture da esporre.

Secondo le ultime statistiche anche diversi multibrand e monomarca hanno adottato l’eco – sostenibilità e il riciclo, facendo si che un abito possa diventare diverso in 10 modi. Anche il concorso “Le luci dell’Alba – Suoni e profumi di Moda e Design” è nato con il medesimo scopo, far conoscere nuovi talenti si, ma anche attenzione all’ambiente senza dimenticare l’eleganza e la creatività. La lana cardata oltre ad essere naturale è anche ad impatto zero sull’ambiente, apporta calore durante l’inverno, farebbe risparmiare nelle case il consumo dei riscaldamenti e nelle strade l’uso minore di carburanti inquinanti. Nessuno o quasi conosce il reale impatto che anche il solo trasporto di un capo d’abbigliamento da una parte all’altra del globo ha sull’ambiente, e chi di voi conosce realmente cosa indossa sulla propria pelle? La maggior parte dei filati provengono dall’altra parte del mondo, creando continui viaggi dei trasportatori e la poca informazione del filato. Insomma un cane che si morde la coda! L’italia è tra gli ultimi posti nella classifica mondiale per diverse categorie, anche riguardo l’ argomento trattato oggi. Basti pensare ad esempio che esistono cibi non controllati spacciati per biologici o dove proprio quest’ultimi hanno un costo elevatissimo per il consumatore che si trova dinanzi ad una vita di stenti!

Vi ho parlato di tutto questo perchè in tempi come i nostri ognuno di noi può diventare imprenditore di se stesso con piccoli ma importanti accorgimenti, adottando semplicemente uno stile di vita migliore, sfruttando le nostre risorse senza ricorrere a prodotti stranieri che spesso risultano dannosi, e poi, volete mettere la soddisfazione di sapere quello che mangiate, indossate, create? Possiamo far si che l’economia giri ugualmente creando lavoro per tutti, l’Italia è piena di risorse e di tanta gente creativa e piena di fare.

Non buttiamo tutto via. Salviamo il salvabile. Abbiate fiducia in voi stessi. Creiamo un mondo in cui i nostri figli possano ancora crescere e sperare. Crediamoci anche noi… Io l’ho sempre fatto!

I Love Fashion I Love Design I Love Eco

L. G.

twitter @Lauralbastyle  – @LeLucidellAlba

Ps Restando in tema, siete tutti invitati alla “II Mostra d’arte contemporanea sul rifiuto e malattia Contemporay Art exibhition on the waste and the iillness – 17 novembre/november, 6 Dicembre Dicember @ Ciminiere di Catania” in collaborazione con Lauralba Fashion Designer: Un itinerario tra le opere di sessanta artisti che interpretano con più di 100 opere, il concetto del rifiuto, nella sua essenza fisica attraverso la trasformazione degli scarti in veicolo espressivo e poetico, e nella sua valenza di comportamento sociale, tramite la sensibilizzazione verso le tematiche più “sgradevoli” della malattia e dell’abbandono che spesso vengono allontanate dalle coscienze. 

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