“Diamo ai Bambini quel che è dei Bambini” (Piccole marionette modaiole crescono)

Ultimamente sfogliando le riviste o guardando la Tv mi rendo conto che siamo continuamente bombardati da immagini che hanno come principale attrazione i “Bambini”!

Non si parla di pubblicità legate ai giochi, alla scuola o alla loro educazione, bensì presentati come marionette vestite e truccate di tutto punto per la gioia di genitori (magari per quello che entra nelle proprie tasche) e di pubblicitari desiderosi di sfruttare volti o sorrisi innocenti per puro business!

Sono sempre stata contraria a questa forma di sfruttamento, contraria alle tante case di moda che presentano bambini come oggetti, abbigliati come adulti, a caccia del miglior volto innocente pronto a trasmettere tenerezza e voglia di acquistare quello che indossa, così magari il figlio di “tizio” sarà più figo del figlio di “caio”, e, si distinguerà dal figlio di “sempronio”! Tutto questo mi fa orrore!

Spendendo oltretutto un patrimonio!

Secondo il VI° Congresso Nazionale della FIMP dal titolo “Come giocattoli in vetrina? I figli come spettacolarizzazione di se stessi e accessori dei propri desideri”, emerge che: “… l’innocenza è scomparsa e non esiste più difesa per i pericoli della vita. Qualcosa ha reso indistinto e confuso il confine tra età infantile ed età adulta ed ha indebolito il guscio che proteggeva i bambini, separandoli dalle precoci esperienze di un mondo non loro”. Viene così fuori che i bambini di oggi sono travolti da preoccupazioni, problemi coniugali e familiari, ma anche sessuali che i genitori non tengono più per se, esponendo così i propri figli a senso di dolore, morte, violenze!

Accade che spesso i genitori proiettino nei figli quel desiderio di farli diventare quel che loro non hanno mai potuto o magari spingerli verso un mondo facile, fatto di pubblicità, di moda, di spettacoli, concorsi di bellezza, senza rendersi conto di spingerli in realtà verso l’autodistruzione!

Un bambino dovrebbe crescere sano, conoscendo ogni singola realtà che appartiene a questo mondo, ogni cosa a suo tempo, ogni cosa con la propria età!

Che tristezza vedere sulle riviste come i figli di tante star famose siano i replicanti dei propri genitori!

Le chiamano “It-girl”, baby reginette di bellezza, baby cantanti, baby attori, a 6 anni, come a 11 o 13. Piccoli adulti con capelli colorati, tacchi, piercing alla lingua, vestiti all’ultima moda. Una miniera di soldi e popolarità a servizio di genitori cresciuti troppo poco e aziende senza scrupoli!

Giocattoli in vetrina? Articoli in vendita? Piccole donne viziate da un rossetto e non da una caramella?

NO!

L’infanzia è un diritto. I bambini sono il nostro futuro, aiutiamoli a crescere con sani principi!

All’età di 3 anni mia madre mi mise in punizione, mi sorprese dietro la porta di camera sua intenta a mettere del mascara, piansi tanto, con il tempo ho capito il motivo del suo rimprovero, e, sono fiera di essere cresciuta con sani principi, truccandomi all’età giusta, indossando abiti adatti alle mie età, rispettare gli altri e farmi rispettare, essere trasparente e altruista, combattere e credere sempre nei propri sogni! Anche sbagliando!

Ancora oggi ho quell’immagine di me che da ragazzina gioca in piazza la domenica mattina all’uscita della messa, con la camicetta bianca, la gonnellina di jeans, i calzini con i merletti arrotolati sulle mie scarpe preferite, mi sentivo un po’ ridicola, ma se mi guardo in giro oggi vedo solo adulti in versione mini e preferisco quel che si era una volta.

Bambini!

Forse anche Suri Cruise avrebbe voluto ai piedi calzini colorati e non tacchi, caramelle e non rossetto, cartoni animati e non i continui flash dei fotografi… una vita normale!

Forse saremo anche stati ridicoli (ai nostri occhi) nei nostri vestiti della domenica, ma la nostra infanzia almeno sarà intatta, quella no, non ce la ruberà nessuno!

Peace & Love

L. G.

twitter @Lauralbastyle  – @LeLucidellAlba

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